FATTI UN SELFIE E SCOPRI CHI SEI VERAMENTE !!
- Donatella Derchi
- 3 lug 2018
- Tempo di lettura: 2 min
In questi ultimi mesi ho fatto online alcuni test o questionari di autopercezione. Si tratta di rispondere a domande situazionali e definire - attraverso una scala numerica o qualitativa- quelli che, secondo noi, sono gli “atteggiamenti” o “comportamenti” che (siamo convinti-pensiamo) essere maggiormente propensi ad utilizzare.
I test di autopercezione vengono utilizzati per valutare le principali aree comportamentali delle persone, non in maniera “oggettiva” ma contando sia sulla onestà intellettuale di coloro che lo compilano sia sulla loro “capacità” di astrarre i comportamenti vissuti dalla sfera del “vorrei essere” come sé ideale, concentrandosi sui comportamenti “agiti”.
Quindi, quello che ci si aspetta è una “fotografia”, un “selfie” della persona in quel momento storico della sua vita.
Le aree analizzate, espresse in una scala da 1 a 10 o da “Assolutamente d’accordo - Per niente d’accordo” possono volere osservare:
Razionalità vs Emotività
Sé Adulto vs Sé Bambino e/o Sé Genitore
Focus su di me vs Focus sugli altri
Visione sul Presente vs Visione sul Futuro
Continuando con la metafora del “Selfie” i risultati varieranno a seconda del CONTESTO (discoteca-camera), dell' UMORE (felice-triste), del MOMENTO (in pigiama-fashion dressed) della CAPACITA DI FOTOGRAFARE (risposte veritiere o fasulle) ...per citare solo alcune delle variabili che possono causare distorsioni.
Quindi, alla fine, la persona a cui è più utile il “Selfie” è la persona stessa che lo ha scattato.
L’importante, al momento della restituzione dei risultati, è vedere criticamente la coerenza o meno rispetto al momento di vita personale e/o lavorativa che si sta vivendo e riflettere sul proprio “voler essere” domani. In questo caso il questionario diventa un preziosissimo strumento in percorsi di sviluppo individuale Come?
Analizzando i punti di forza che si stanno mettendo in campo e valutandone l’utilità rispetto ai propri obiettivi
Cercando di capire quali altri comportamenti o aree andrebbero valorizzate perché potrebbero aiutarci a raggiungere, ad esempio, l’obiettivo più in fretta
Personalmente, da tutti i test che ho effettuato ho potuto rilevare una coerenza nelle aree che “oggi” sono per me dominanti o viceversa meno utilizzate; ho riflettuto su alcuni comportamenti “relazionali” che sono così radicati da poter essere definiti “Valoriali” e quindi per me imprescindibili rispetto a qualsiasi obiettivo.
Infine, ho capito l’importanza di ripetere l’esperimento, nel tempo, quando, passato questo momento, avrò obiettivi differenti e dovrò quindi mettere in gioco COMPORTAMENTI DIFFERENTI

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