Ho letto recentemente una report di Coursera (www.coursera.com) sugli ultimi trend riguardo l’Apprendimento Continuo in azienda. Coursera, una delle piattaforme MOOC più grandi sul mercato mondiale, propone Corsi e Percorsi formativi completi online, sviluppati dalle più prestigiose Università nel mondo; si rivolge ai singoli ed alle imprese che vogliono offrire alle proprie persone percorsi di apprendimento su argomenti tecnici ed attinenti al lavoro svolto, ma anche legati a competenze di business e trasversali "soft skills"; l’offerta può integrarsi facilmente in una piattaforma di LMS aziendale (argomento che mi sta molto a cuore e di cui parlerò in puntate successive)
La ricerca, attraverso interviste ai responsabili di L&D ed ai rispettivi fruitori della formazione, approfondisce gli scenari futuri dell’apprendimento. Mi soffermo sui dati che mi hanno maggiormente colpito, tra i 21 sviluppati dalla ricerca.
Primo punto: il budget dedicato al Learning e Development è in crescita e questo agevola i responsabili nel fare programmi a medio termine, confrontandosi con i desideri e le necessità dei loro impiegati.
Secondo punto: La volontà di “Costruire una cultura di apprendimento continuo” è il primo obiettivo dichiarato dai manager, ed entrambi le parti concordano sul fatto che “l’apprendimento sia una responsabilità comune e condivisa”; la responsabilità dei dipendenti consiste nel mantenere aggiornate le proprie competenze mentre la responsabilità dell’azienda è quella di fornire le migliori e più appropriate opportunità di apprendimento affinché i dipendenti possano crescere. Mi piace pensare a persone mature e responsabili che si impegnano per crescere e far crescere, lo vedo come un punto di partenza di valore.
Terzo punto: l’offerta formativa è ricca, i contenuti vari e la qualità di alto livello: fantastico!, non resta che l’imbarazzo della scelta ! Per inciso, oltre a Coursera, sono molti i MOOC -Massive Open Online Courses – che offrono Training di qualità in moltissimi settori del Business e non solo (Lynda, FutureLearn, Udemy..e molti altri)
Quarto punto: le persone dichiarano di voler apprendere ed intraprendere nuovi percorsi formativi non per poter cambiare lavoro, ma per migliorare le loro competenze lavorative e restare nell’azienda attuale. Ricevere formazione di qualità, contenuti mirati ed utilizzabili li renderebbe più propensi a restare, non ad andarsene ! Fantastico !! (n.d.r.) quale maggior incentivo ad un investimento sulle persone!
Ma ciò che più mi ha colpito, in questa interessante ricerca, è stato il Quinto punto: le aree di apprendimento, in ordine di interesse, per le due tipologie di intervistatori, son simili ma con pesi leggermente diversi.
Tutti concordano sulla necessaria applicabilità delle competenze “hard skills” ma mentre i “LEARNERS” mettono al secondo posto le “soft skills”, queste arrivano solo al terzo posto per i manager, che preferirebbero sviluppare prima le “Business Skills”.
Forse ciò si spiega in quanto la media dei “nuovi giovani manager” inizia a richiedere e ad aver bisogno di apprendere “soft skills” intorno ai 30 anni, quando iniziano a dover gestire persone, negoziare, comunicare e parlare in pubblico, mentre prima si iniziava intorno ai 40 anni. La richiesta di crescita professionale, prima che in materie tipicamente di business, si concentra quindi in materie “umanistiche”.
Mi sembrano dati incoraggianti, da tenere sotto controllo, per aiutare i nostri giovani MILLENIALS , i nostri Supereroi, dando loro ciò di cui hanno esattamente bisogno per dare il meglio di sé. Mi sembra che stiano crescendo bene, concentrati e focalizzati!
Cosa ne pensate?
Commentaires